Genova, oltre 150 mila i liguri con problemi mentali, 50mila nel capoluogo

Roberta Papi

Genova. Dal progetto “In viaggio: al centro della mente”, percorso di incontri per sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema delle patologie mentali, è emerso un dato piuttosto allarmante. Sono 150 mila, infatti, le persone che soffrono di disturbi psichici in Liguria, di cui 50 mila soltanto a Genova, ma oltre il 50% di esse non si rivolge ad una figura sanitaria.

Organizzata da Clinical Forum con il supporto di Jansen Italia, sotto l’egida della Società Italiana di Psichiatria, l’iniziativa, che prevede una serie di incontri nelle principali piazze italiane a bordo di un mezzo speciale, il truck “In Viaggio”, è stata presentata oggi a Genova dal presidente della Società Italiana di Psichiatria, Luigi Ferrannini, dal presidente della sezione ligure della Società Italiana di Psichiatria, Lucio Ghio e dall’assessore ai Servizi sociali del Comune di Genova, Roberta Papi.

Nell’ambito della manifestazione, che farà tappa da oggi a giovedì nell’area del Porto Antico, sarà visitabile la mostra “Outsider Art”, dedicata ad artisti italiani e liguri che soffrono o hanno sofferto in passato di disturbi psichici. “In questo momento – spiega il dottor Ghio – in Liguria sono circa 30 mila le persone in carico ai servizi di salute mentale, 12 mila delle quali solo nel capoluogo ma il fabbisogno sarebbe molto maggiore. Le persone che ricorrono alle cure sono così poche – aggiunge il presidente della sezione ligure della Società Italiana di Psichiatria – perché molte si vergognano a manifestare le proprie problematiche e a chiedere un aiuto e per la scarsa collaborazione tra i servizi di salute mentale, i medici di medicina generale e i servizi di neuropsichiatria infantile. Recentemente abbiamo registrato un aumento delle richieste di cura tra gli adolescenti e gli anziani: i giovani ricorrono a questi servizi soprattutto per psicosi, abuso di sostanze stupefacenti e disturbi del comportamento alimentare, gli anziani per depressione e demenza”.

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