Genova. Non si considera “litigato” il senatore Enrico Musso, eletto nelle file del Pdl e passato poi al gruppo Misto per “incomprensioni” e posizioni spesso smarcate dalla linea di partito.
“Divergenze di contenuti non ce ne sono, da parte mia c’é la disponibilità alla candidatura a sindaco di Genova e a lavorare su un programma con il Pdl”. Lo ha detto oggi Enrico Musso, a margine del convegno “Società del Noi”, organizzato dalla sua Fondazione Oltremare. “Mi parrebbe brutto continuare un rapporto negativo – ha concluso – si sono create frizioni che trovo umanamente antipatiche in politica, io non mi considero ‘litigato'”.
Anche se le sue considerazioni sul Premier e il caso Ruby non faranno piacere ai vertici Pdl: “Berlusconi eletto per un programma che esalta i valori di famiglia, coppia, matrimonio e figli, è pesantemente incoerente, non esce bene dal caso Ruby, ma chi vuole utilizzarlo come lo strumento per far cadere il governo, come molti nel corteo, sbaglia strada – ha commentato Musso riferendosi alla manifestazione di ieri in cui sono scese in piazza migliaia di donne – non sono vergini che si offrono al drago, sono persone consapevoli. La via d’uscita dello scontro tra Fini e Berlusconi dovrebbe passare attraverso gli elettori – ha poi concluso il professore – Secondo me il complotto dei magistrati contro Berlusconi non c’é”.