Cronaca

Genova, in manette il rapinatore seriale di farmacie: si cerca il complice

Genova. Stava incutendo terrore fra i titolari di farmacie della Valbisagno, ma ora il pericolo è cessato. E’ stato infatti catturato dalla polizia il rapinatore seriale di farmacie. Ha 29 anni, si chiama Diego Sanna, ed è stato colto in flagranza di reato sabato pomeriggio alle ore 19, mentre stava tentando il colpo all’interno della farmacia “Ligure” di via Bobbio.

“Abbiamo risolto un ulteriore fenomeno di serialità, che ancora una volta vedeva come obiettivo le farmacie. L’arrestato è una persona che dal 29 gennaio scorso aveva già effettuato 6 colpi, escluso l’ultimo non andato a compimento – spiega Gaetano Bonaccorso, dirigente squadra mobile Genova – è incensurato, ma nonostante questo ha dimostrato una grande abilità nel compiere le rapine. Si camuffava sempre con sciarpe e caschi in modo da non essere riconosciuto e probabilmente studiava prima le farmacia da derubare. Infatti, sceglieva i locali in cui non erano presenti impianti di videosorveglianza”.

Gli agenti della sezione anticrimine della squadra mobile gli hanno dato la caccia per settimane, mettendo in pratica una soluzione strategica vincente. “Abbiamo puntato sul controllo capillare e costante del territorio per poi procedere in un secondo momento con l’attività investigativa – continua Bonaccorso – ora, avendo un nome, sarà più facile risalire con precisione ai fatti e individuare anche il complice, che ovviamente non era presente al momento dell’ultimo colpo”.

Il modo di agire di Sanna era seriale: rapine a farmacie e esercizi commerciali nei quartieri di Marassi, Molassana e in tutta la Valbisagno. Proprio questo è stato il suo principale errore. “Il soggetto era ripetitivo, sia in relazione al territorio che all’arco temporale – spiega il dirigente della squadra mobile – questo è stato forse il suo più grande punto debole”.
Il rapinatore utilizzava una pistola marca “Bruni”, perfetta riproduzione in metallo della semiautomatica Beretta 92F. “E’ molto difficile riconoscere quel tipo di pistola finta da un’arma vera ed è per questo che, a prescindere, bisogna sempre pensare che l’arma sia vera – continua Bonaccorso – vale anche per noi, che infatti abbiamo agito con molta prudenza e dall’esterno del locale per evitare di provocare eventuali feriti all’interno”. Per giustificare i propri reati, il rapinatore ha spiegato di essere disoccupato e di aver bisogno di soldi per mantenere la famiglia. “Questa è stata la sua spiegazione – conclude il dirigente – ma nulla può giustificare reati di questa gravità”.

Molto sollevato da questo arresto tempestivo si è dichiarato il presidente di Federfarma Genova, Giuseppe Castello, che ringraziando le forze di polizia, dichiara: “La preoccupazione da parte dei titolari era enorme, infatti avevano un appuntamento con il questore proprio oggi, ovviamente non sapendo dell’arresto già avvenuto – spiega – I sistemi di videosorveglianza nelle farmacie non sono ancora sufficienti, ma attualmente è in corso un protocollo d’intesa tra Federfarma e il ministero dell’Interno che dovrà essere sviluppato a livello provinciale. Questo, tra circa un mese o al massimo due, consentirà di collegare tutte le farmacie tra loro e con le forze di polizia”.

Jenny Sanguineti – Alberto Maria Vedova

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