Genova. L’Associazione Provinciale degli Allevatori di Genova e l’Associazione Regionale degli Allevatori della Liguria sono a un passo dal tracollo, per questioni finanziarie. E’ il drammatico esito dopo la mancata conferma per il 2011 dei finanziamenti alle Associazioni degli Allevatori. Nel decreto Milleproroghe, attualmente in discussione al Senato, non sono stati infatti inseriti dal governo i 65 milioni di euro necessari per consentire il lavoro delle associazioni regionali e provinciali, comprese quella ligure e quella genovese.
Ed ecco che Marco Parodi, presidente di Apa e di Ara, e Giampaolo Risso, coordinatore dell’Apa, lanciano l’allarme, nella speranza di un ravvedimento dell’ultima ora da parte della politica. “Senza il finanziamento alle Associazioni Allevatori – affermano i due rappresentanti locali – sono a rischio la sicurezza alimentare e il made in Italy. Anche nella nostra provincia l’Associazione Allevatori opera da circa 40 anni e con la sua attività ha permesso il mantenimento di un’importante presenza di allevatori sul territorio. L’importanza della presenza degli allevatori, che spesso viene ricordata solo per la funzione di tutela del territorio, è invece rilevante anche per le produzioni che gli stessi allevatori realizzano e che vendono diterramente in quantitativi sempre crescenti sul mercato locale”.
Sono i prodotti a Km zero e i prodotti tracciati dall’Apa, che si trovano un po’ in tutta la provincia e le cui caratteristiche organolettiche sono strettamente legate al territorio di origine. “Pensiamo – proseguono Parodi e Risso – al latte crudo dei distributori automatici, la carne fresca venduta direttamente in azienda, i formaggi derivati dalle lavorazioni artigianali dei minicaseifici, i prodotti unici e rari come il formaggio di cabannina e la crescenza per la focaccia di Recco. Produzioni che sono realizzate su piccola scala ma che sono comunque attentamente controllate dai Tecnici del sistema allevatori, che dispongono sul territorio di un laboratorio accreditato per le Analisi delle Produzioni Zootecniche, con sede in Masone. Senza finanziamenti, tutto questo lavoro di rigoroso controllo della catena alimentare rischia di scomparire per sempre. Per questi motivi confidiamo che ci sia ancora il tempo per per porre rimedio ad un errore così grave e carico di conseguenze anche sul futuro delle nuove generazioni di allevatori che rappresentano la linfa vitale del nostro sitema”.
Sul territorio della provincia di Genova, sono ad oggi controllate dall’Apa 157 aziende zootecniche con circa 900 vacche da latte e altrettante fattrici da carne. Da queste vacche si ottengono circa 47.000 quintali di latte all’anno e oltre 1000 vitelloni venduti direttamente sul mercato locale. La biomassa foraggera asportata per la sola attività di allevamento dei bovini è di oltre 5000 ettari, corrispondente ad un significativo beneficio in termini stabilità del territorio montano.