Cronaca

Genova: contro Gronda di Ponente raccolte 1012 firme, prosegue la battaglia dei comitati contrari

raccolta firme no gronda

Genova. Salgono a 1012 le firme per presentare il ricorso al Tar contro la Gronda di Ponente.

E’ così che il coordinamento comitati No Gronda prosegue la battaglia. L’idea del ricorso sta prendendo sempre più piede tra i cittadini della Valpolcevera, le lacune sono tante e i margini di vittoria alti.

Prima di tutto perchè il tracciato presentato e che dovrebbe essere realizzato non è stato ancora formalizzato. In secondo luogo i proprietari delle case che saranno abbattute sono già stati contattati dagli incaricati degli enti pubblici e della società autostrade per la definizione degli indennizzi degli espropri, adottando una procedura assolutamente censurabile e non conforme alle più elementari norme di correttezza.

“Per questi motivi proseguiamo la nostra raccolta firme. – afferma Paolo Putti, del coordinamento dei comitati No Gronda – All’inizio c’è stato un passaparola incessante e nella prima sera si sono raccolte 227 firme. Ha fatto piacere vedere le persone attivarsi, chi ha portato la fotocopiatrice da casa, chi dava una mano a raccogliere i dati, ci siamo attrezzati con semplicità e l’aiuto di tutti. Noi l’abbiamo detto fin dall’inizio: la Gronda non serve, è dannosa, ora pian piano tutti lo stanno comprendendo. La gente ci pensa e decide da che parte stare”.

Il ricorso al Tar verrà presentato nei prossimi giorni, quindi si attenderà l’esito. “Il nostro lavoro ora è supportare gli espropriati, – spiega Putti – coloro che si sono visti recapitare a casa una lettera che invitava a presentare la planimetria dell’abitazione. A loro era stato indicato un giorno prestabilito per un incontro, invece pare sia stato rinviato a non si sa quale data”.

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