Politica

Genova, centrodestra in assemblea permanente: “Vincenzi in grossa crisi”

Genova. “Assoluta inerzia e inattività, segno evidente di una grossa crisi”. Il j’accuse dell’opposizione nei confronti dell’operato di Marta Vincenzi, all’indomani dello “scioccante” passaggio in giunta dell’ex collega Pasquale Ottonello, è puntuale. Come preannunciato la settimana scorsa, i consiglieri comunali di Pdl, Lega, Lista Biasotti e parte del Gruppo Misto, hanno iniziato oggi la mobilitazione contro l'”immobilismo della Giunta Vincenzi”. Prima mossa: assemblea permanente a partire da oggi.

“Nello scorso mese abbiamo votato solo due delibere – ha spiegato Matteo Campora, capogruppo Pdl in consiglio comunale – E’ un dato di fatto: ad oggi i problemi veri non sono portati in consiglio comunale, per questo motivo abbiamo deciso di autoconvocare un’assemblea permanente per affrontare i problemi e l’individuazione dei nodi cruciali in vista delle prossime elezioni amministrative. Inoltre – ha sottolineato Campora – la squadra del 2007 è completamente cambiata: la giunta Vincenzi in 4 anni ha triturato assessori, dirigenti, e consulenti, segno evidente di una grave difficoltà”.

Ultima ad andare via, pochi giorni fa, l’assessore alle Manutenzioni Elisabetta Corda. “A mio parere è stata costretta, certo la scelta della Vincenzi su Ottonello non ci ha fatto piacere e non la condividiamo, ma per noi è l’ennesimo segno evidente della grave crisi in cui versa: per risolvere i suoi problemi la sindaco ha dato uno schiaffo ai suoi consiglieri di maggioranza, scegliendo una persona che fino a pochi giorni prima faceva opposizione a lei stessa”. Immobilismo e passi indietro, l’opposizione attacca a 360 gradi l’operato della Vincenzi, in particolar modo sulla vicenda Acquasola. “Attualmente è il problema più emergente – ha detto poi Campora – oggi da questa Giunta viene messo in discussione tutto, ma con l’eventuale decisione di revoca dell’autorizzazione a costruire il parcheggio, non solo dovremmo affrontare un grave danno economico da 4 a 7 milioni di euro, ma sarebbe stabilito il principio per cui a Genova non c’è certezza di diritto. In questo modo – ha concluso il capogruppo Pdl – si scoraggiano gli imprenditori a investire nella nostra città”.

Tamara Turatti – Alberto Maria Vedova

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