Genova. “Monsignor Rigon non ha usato il termine estirpare”. Con queste parole inizia il breve commento del cardinale Angelo Bagnasco, presente oggi al convegno ‘Il disarmo nucleare occasione di sviluppo in Italia e nel Sud del Mondo’, sulle polemiche divampate dopo le affermazioni di Monsignor Paolo Rigon, secondo cui l’omosessualità mascherata sarebbe tra le cause di nullità matrimoniale, oltre che una malattia da eliminare.
“Non tocca a noi dare valutazioni di tipo scientifico – ha continuato il porporato – a noi spettano valutazioni di tipo etico”. Dopo queste precisazioni, Bagnasco ha parlato del nucleare: “Credo che la possibile riconversione delle testate di uranio possa diventare una importante risorsa consistente nel loro utilizzo per scopi pacifici e utili ad aiutare i paesi più poveri”.
Ovviamente non è mancato un breve commento sull’attuale situazione che sta vivendo la Libia e in particolare tutta la zona del nord Africa. “Quanto sta succedendo a me pare che corrisponda ad un fatto generale già successo anche nell’est. A un certo momento, le popolazioni reagiscono necessariamente, oltre che per problemi economici e politici, contro una antropologia, quindi a una visione dell’uomo che è contro i suoi diritti fondamentali, contro la sua dignità. Quindi oltre gli elementi di tipo economico, certamente c’é questo dato di fondo che non può essere compresso da nessun regime, da nessuna dittatura e prima o poi esplode”.