Genova. Indifferenza, sembra questo l’atteggiamento che terranno i tifosi milanisti e quelli genoani in vista della partita Genoa-Milan. Dopo 16 anni treni e pullman faranno arrivare più di mille tifosi rossoneri davanti allo stadio Ferraris.
Con la fondata speranza di tutto il mondo calcistico che la cicatrice della ferita sia ormai chiusa. Domenica alle 15, mentre la capolista si giocherà un pezzetto di scudetto contro il Genoa di Ballardini e di Eduardo, in una sfida che si annuncia combattuta, gli occhi di molti saranno puntati nei dintorni dello stadio e sulle gradinate, dove siederanno ventimila tifosi rossoblù e qualche migliaio di tifosi rossoneri.
Gli osservatori della polizia hanno definito la partita “ad alto rischio” hanno stabilito tutte le norme di sicurezza da adottare. La primavera scorsa si tentò di giocarla “pulita” questa partita, ma minacce e invettive arrivate alla vigilia della gara dai due fronti spinsero il prefetto a farla disputare a porte chiuse. Lo scorso settembre, davanti alla targa posta sul luogo del delitto, Adriano Galliani chiese ai genitori di “Spagna” perdono a nome della società.
Probabili formazioni: il Genoa di Ballardini dovrebbe seguire lo schema 4-4-2, facendo scendere in campo: Eduardo, Mesto, Kaladze, Dainelli, Criscito, Kucka, Rossi, Veloso, Milanetto, Palacio, Floro Flores.
Allegri pensa ad un 4-3-1-2 con in campo: Abbiati, Oddo, Thiago Silva, Yepes, Antonini, Gattuso, Van Bommel, Flamini, Robinho, Cassano, Ibrahimovic.