Genova. Primo, l’elicottero tanto discusso sta volando da due giorni; secondo, si tratta di un mezzo non adeguato al soccorso ma da utilizzare come servizio di eliambulanza, dal momento che è sì velocissimo ma sarebbe anche “monco” di apparecchiature necessarie al soccorso; tre, basta prendersela con l’anello debole della catena, ossia i vigili del fuoco, che tutti i giorni rischiano la vita per salvare le persone. Queste in sintesi le puntualizzazioni di Luca Infantino, coordinatore regionale Cgil dei vigili del fuoco, che, come sindacalista e addetto ai lavori, segue da vicino la questione del velivolo Agusta Westland donato dalla Fondazione Carige e fermo per anni in un hangar.
“Oggi abbiamo 4 piloti abilitati all’utilizzo del nuovo mezzo e abbiamo dovuto dare vita ad un percorso formativo adeguato – continua Infantino – Addirittura il responsabile degli istruttori del Nucleo Elicotteri ligure ha dovuto dare vita ad un manuale interno per l’uso dell’elisoccorso. E poi c’è da precisare quanto segue: l’Agusta sta volando da due giorni, per un totale di 14 ore; è però da utilizzare non come elisoccorso ma come eliambulanza. Questo perchè è veloce ma non è dotato ad esempio di gancio baricentrico e di verricello che permette di calarsi in zone impervie o che permette ai sommozzatori di calarsi in mare per i salvataggi. Dunque noi stiamo utilizzando due tipi di mezzi diversi: l’Agusta come eliambulanza e l’altro mezzo come elisoccorso. Basta dunque attacchi contro chi fa ogni giorno il proprio dovere, anche a costo della propria vita”.