Genova. È stato presentato questa mattina al palazzo della Regione Liguria il Consorzio Spera – Solidarietà, Progetti e Risorse per l’Africa, che riunisce al suo interno 17 onlus (più altre che presto si uniranno all’iniziativa) di Liguria e Basso Piemonte attive nel settore della cooperazione e della solidarietà internazionale.
Il Consorzio nasce dall’esigenza di queste associazioni, ognuna operante in modi e luoghi diversi a seconda delle proprie finalità ma legate da un filo invisibile al mondo della solidarietà e della cooperazione tra i popoli, ad unire le forze per una più stretta collaborazione tra onlus operanti in settori diversi tra loro (sanitario, istruzione, famiglia, sociale, utilizzo delle risorse locali) con l’obiettivo di raggiungere risultati via via più macroscopici ed incisivi per le popolazioni africane locali e per l’economia del territorio.
Nel Giugno 2010 è stato organizzato – primo evento del genere in Liguria – il Congresso Spera alla presenza di circa cinquanta realtà liguri attive nella cooperazione internazionale. Da questa esperienza, la costituzione, nel novembre 2010, del Consorzio Spera, Associazione tra organizzazioni liguri di volontariato operanti in Africa. Le associazioni oggi aderenti al Consorzio Spera sono Abc Onlus, Amici di Padre Hermann, Associazione Patologi Oltrefrontiera, Bandeko, Bambini Vittime, Centro Cooperazione allo Sviluppo, Cesar, Komera Rwanda, Le casette per l’Equatoria, Mabota, Madre Agnese Manzoni, Medici in Africa, Programma Sviluppo 76, Seniores, Tumaini, Un seme per crescere, Zambia 2.000.
L’assessore l’Assessore alle Politiche Sociali, Terzo Settore, Cooperazione allo Sviluppo, Politiche Giovanili e Pari Opportunità Lorena Rambaudi ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza di questa iniziativa, anche per quanto riguarda i progetti dell’assessorato: “In questo momento va riaffermata la necessità della cooperazione allo sviluppo: ci sono tante associazioni che mettono a disposizione risorse gratuite, che non pesano sul servizio pubblico. Importante il collegamento tra enti pubblici e associazioni di volontariato – spiega Rambaudi – l’ottica usata dai due attori sembra diversa, ma l’obiettivo è comune: collegare le esperienze di cooperazione alla sensibilizzazione alla pace”. A questo proposito, Regione Liguria ha avviato anche alcuni progetti nelle scuole: “I ragazzi hanno la sensibilità giusta per capire e comprendere, molto più di noi adulti”, afferma l’assessore.
“Abbiamo incontrato moltissime realtà, promosse da laici o enti religiosi, che spesso lavorano su tematiche simili, con gli stessi scopi e destinazioni. Nonostante ciò, quasi mai collaborano e in molti casi neppure si conoscono”, spiega Edoardo Berti Riboli, Presidente del Consorzio Spera e dell’Associazione Medici in Africa Onlus. “Ci siamo resi conto – continua Riboli – di quanto sia necessaria, nel mondo del volontariato, la collaborazione ad un adeguato coordinamento tra le diverse associazioni e quanto sia importante una convergenza di risorse su obiettivi comuni. Il Consorzio Spera nasce da queste esigenze”. “L’Unige ha inoltre sostenuto la nostra iniziativa – conclude il Presidente di Consorzio Spera – mettendoci a disposizione esperti e docenti in vari settori, per fornire assistenza gratuita alle associazioni”.
Filippo Pongiglione, Consigliere Spera e Presidente della Onlus Programma e Sviluppo 76, spiega l’importanza dell’aiuto fornito dalle risorse naturali per dare nuovo impulso all’economia dei paesi africani: “Aiutare le persone a migliorare la propria situazione economica le mette in condizione di migliorare la propria vita: possono nutrirsi meglio, istruire i propri figli, imparare un mestiere, accedere ai servizi sanitari”. “Una volta – racconta Pongiglione – un funzionario africano mi ha detto: State proponendo proprio ciò di cui abbiamo bisogno, ovvero voi ci fornite tecnologia ed esperienza mentre noi ci mettiamo il lavoro”.
“Cerchiamo di valorizzare il capitale umano. Proponiamo progetti economici e ripetibili, realizzati insieme e poi mandati avanti da loro, con le loro forze”, conclude il consigliere.
Fondamentale, per Simonetta Cavallari del Gruppo Missionario Francescano Zambia 2000, il ruolo svolto dall’istruzione nell’ambito del processo di sviluppo di un Paese: “Prima di tutto cerchiamo di fornire un’alimentazione adeguata ai bambini, per questo inviamo fondi che verranno poi usati e gestiti dalle persone presenti in loco. Poi l’istruzione, che è fondamentale, ma ci sono tante difficoltà: le grandi distanze, la mancanza di trasporti. Da qui, la necessità di creare piccole scuole nei villaggi. Poi i bambini crescono, ma ci sono quelli che hanno la volonatà di proseguire gli studi, fino alla laurea. Queste persone saranno forse parte della classe dirigente del paese e avranno un ruolo importante nel discorso di crescita economica e sociale”.
Tra i primi progetti del Consorzio, l’individuazione di un tema comune per lo sviluppo di un progetto, che verterà sulla figura della donna in Africa. Tra gli scopi che il Consorzio Spera si prefigge di raggiungere, l’organizzazione di un convegno nazionale che possa riunire la maggior parte di associazioni di volontariato italiane che operano in Africa.