Genova. La Provincia di Genova diventa ambito territoriale della rete nazionale antiviolenza Arianna (numero 1522 per le vittime). È quanto stabilito da un’intesa sottoscritta tra il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio e la stessa Provincia, che già faceva parte insieme ad altri 27 territori delel zone più impegnate nel contrastare la violenza di genere e ad aiutare le vittime.
Per la vicepresidente Marina Dondero si tratta di “un riconoscimento del buon lavoro e della buona organizzazione della nostra rete con tutti i soggetti e i servizi che possono dare risposte efficaci per chi è vittima di violenza. Mi preoccupa però che alla conferma positiva dell’utilità del numero 1522 e della rete di attività e funzioni a favore delle vittime, purtroppo non corrispondano segnali di adeguate risorse nazionali per sostenerne tutti i servizi collegati sul territorio, a partire dai centri antiviolenza”.
Al centro provinciale antiviolenza di via Mascherona, aperto dal gennaio 2009 con fondi regionali e provinciali nei locali messi a disposizione dal Comune e la partecipazione di numerose associazioni, in venticinque mesi si sono rivolte 570 donne vittime di violenze che spesso intrecciano quelle fisiche (311 casi), psicologiche (367) sessuali (78), stalking (48 casi) e anche violenze di tipo economico (126). In totale 322 donne sono state prese in carico dai servizi delle reti sociali, sanitarie, psicologiche, per l’inserimento occupazionale e la conquista di un’autonomia economica e una parte di loro è stata ospitata in residenze protette e segrete.