Genova. Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha parlato, a margine dell’inaugurazione del nuovo centro di accoglienza di Oncologia dell’ospedale Galliera di Genova, dei centri oncologici presenti negli ospedali liguri.
“Negli ultimi anni si è concepita l’offerta oncologica non come singola ma come parte di una rete. Questo per favorire lo scambio delle esperienze e perché il paziente possa essere indirizzato verso il centro più adatto al suo tipo specifico di malattia. È uno dei motivi che ci hanno spinto a fare l’operazione di fusione tra Ist e San Martino: la volontà di mettere in comune tecnologie costose non duplicabili, usufruibili sia da chi si ricovera a San Martino, quanto da chi si ricovera all’Università o all’attuale Ist.” Per quanto riguarda l’accorpamento Ist-San Martino: “mi auguro che si possano affrontare gli ultimi problemi e poi approvarlo”, ha dichiarato Burlando.
“L’oncologia è un settore – ha continuato il presidente – che ha fatto passi avanti molto importanti in questi anni. Cinque anni fa in Liguria non avevamo una PET (Tomografia a Emissione di Positroni) ora ne abbiamo tre: a Pietra Ligure, qui al Galliera e al San Martino. Insieme agli altri strumenti ora in dotazione sul nostro territorio, quali ad esempio la Iort (Radioterapia Intraoperatoria), siamo ora in grado di gestire una strumentazione adeguata per la diagnosi precoce”. “È un ambito in cui sono stati fatti molti investimenti” – ha sottolineato Burlando – “Un ospedale grande come il Galliera non può non avere un reparto di oncologia, completato oggi da questa struttura di accoglienza dedicata all’importante aspetto psicologico della malattia.”
Circa la realizzazione del nuovo ospedale Galliera il presidente ha detto: “La Regione ha realizzato ciò che si era impegnata a fare: l’inserimento del nuovo ospedale nel piano di edilizia sanitaria regionale e il suo finanziamento per un terzo del totale, che è stato preservato dai tagli governativi. Per quanto ci riguarda questo percorso è concluso, le altre questioni sorte intorno alla sua realizzazione sono riferibili all’urbanistica, molto dibattute mi rendo conto, e in attesa di pronunciamenti del TAR. Quello che mi posso augurare – concluso Burlando – è che la magistratura possa esaminare le cose con rapidità. Dopo che avrà emesso il suo parere insindacabile, noi tutti prenderemo atto di ciò che ha deciso.”