Genova. Dal caso Ruby al federalismo, passando per Palazzo Tursi, i giovani e gli affanni del Governo. E’ un Nichi Vendola a tutto tondo quello che stasera ha presenziato all’incontro pubblico della Sala Chiamata di Genova, nella sede simbolica che fu di Paride Batini e dei cammalli genovesi.
“Vorrei poter parlare delle sue coetanee, delle coetanee di Noemi che non hanno uno straccio di futuro” ha detto Vendola evitando di parlare direttamente di Ruby e del caso che ha sconvolto i palazzi romani della politica con l’inchiesta che tira in causa anche il presidente del consiglio. Ma è proprio a lui che il leader Sel rivolge la punta di fioretto: “Per la prima volta l’impressione é quella di un premier che trema. Triste vedere il grande leader populista che ha paura del popolo. E’ la coda patetica della fine di un ciclo”. “Si difenda nel processo, non dal processo – ha detto poi il presidente pugliese – L’esortazione è che ciascuna persona, tanto più se si tratta di una persona che ha un rilievo nella vita pubblica, non si debba sottrarre ad un’aula di giustizia. Questa è una considerazione di fatto ma è necessaria anche una considerazione politica. L’Italia vive ormai da tempo lunghissimo dentro a una deviazione, una perversione del dibattito pubblico. Si parla delle vicende private del premier, ma a me non interessa nulla della sua vita privata se non che se commette reati deve risponderne come tutti gli altri cittadini”.
Quanto al Paese che Berlusconi governa “con le vicende di questo singolare protagonista e del suo ego ipertrofico si frappone tra la politica e il paese reale. Il problema vero – ha proseguito Vendola – è che si parla delle vicende private del premier, dei suoi presunti reati e della smodatezza della sua vita privata, ma non si discute dell’Italia che è un Paese in ginocchio”. L’ultima stoccata è per il decreto sul federalismo, bandiera leghista: “E’ storto, con accelerazioni e una costruzione molto segnata dai bisogni propagandistici della Lega Nord. Le difficoltà nella maggioranza di centrodestra sono sotto gli occhi di tutti. Berlusconi vive barricato nel palazzo e rischia di portare l’Italia in un pantano. Certo è che il federalismo rischia di non essere un bel regalo per i 150 anni dell’unità d’Italia”.
Nell’attesa di capire quali saranno gli avvicendamenti nella politica nazionale, la tela delle politiche locali va tessuta per tempo. Oggi prima dell’incontro pubblico, il leader di Sinistra e Libertà ha incontrato il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, a cui ha nuovamente confermato l’appoggio per la ricandidatura, in un faccia a faccia “riservato” e fuori programma a Palazzo Tursi. Se la Puglia è il laboratorio di Nichi Vendola, la Liguria potrebbe essere il prossimo laboratorio per tutto il centro sinistra.