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Teatro Carlo Felice, Vincenzi: “Parte la fase due”

Carlo Felice

Genova. Per il Teatro Carlo Felice, purtroppo, i problemi non sono ancora finiti, ma la sindaco Marta Vincenzi ha annunciato l’inizio di una nuova fase di lavori. Il problema del finanziamento statale agli enti lirici è nazionale e per questo i tredici sindaci presidenti di Fondazioni liriche, proprio su iniziativa di Genova, hanno denunciato congiuntamente il rischio di chiusura di tutti i Teatri se il Fus non verrà riportato almeno alla quota del 2009.

“Ora – ha detto il sindaco di Genova Marta Vincenzi – si apre la fase due. Questa mattina abbiamo concordato il contratto con il sovrintendente Giovanni Pacor fissando la scadenza a maggio 2012 per farla coincidere con quella del Sindaco. Abbiamo anche previsto che il cda scelga un responsabile di staff che sia naturalmente alle dipendenze del sovrintendente”.

Il nuovo responsabile di staff sarà presto scelto, dopo l’uscita di scena di Renzo Fossati, che durante la conferenza in cui ha annunciato il proprio ritiro ha ripercorso gli ultimi mesi di attività in Teatro. Chiamato al ruolo su indicazione di Riccardo Garrone (di cui è stato collaboratore alla Erg), Fossati è stato essenzialmente l’artefice della difficile contrattazione sindacale e della definizione dei contratti di solidarietà: “Ricordo – ha detto – e lo faccio senza alcuna polemica, che il sovrintendente Pacor aveva rifiutato di darmi alcune deleghe come richiesto dal consiglio. Era suo diritto, dal momento che il sovrintendente è lui. Per evitare problemi e poter ugualmente procedere nel lavoro ho accettato di entrare in cda e quindi di operare dietro incarico del Consiglio stesso. Ma io non potevo farne parte perché in Consiglio entrano rappresentanti di enti e società, io rappresentavo solo me stesso. Questo Teatro ce la farà, ne sono convinto, deve tuttavia nel medio termine assestarsi in un modo diverso”.

A fine gennaio il cda approverà il bilancio preventivo 2011 e potrà partire la stagione nuova che per il primo semestre dell’anno prevede alcuni concerti sinfonici (a partire da febbraio) e due titoli operistici: Pagliacci e Mameli, entrambe di Leoncavallo. Ci sarà anche un Balletto (in coproduzione con l’Arena di Verona) e grazie agli scambi culturali con la Russia, forse un’opera di Cajkovskij (Iolanta) in forma di concerto.

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