Cronaca

Sparatoria via Piacenza, Molassana sotto shock: “Nessuno crede alla gelosia”

Genova. “Mai un segno di nervosismo, mai una parola di troppo. Li chiamavamo i tre moschettieri, perché erano sempre insieme. Siamo stupiti, senza parole perché mai più pensavamo che sarebbe successa una cosa del genere”. Così Giuliano Balestracci, il presidente del circolo “La Concordia”, dove solo pochi minuti prima della strage stava giocando a carte, come sempre, Carlo Trabona, il muratore di 74 in pensione che ieri mattina ha ucciso la moglie, Antonina Scinta, e i due fratelli Angelo e Loreto Cavarretta.

Sono passate più di 24 ore ma il quartiere di Molassana è ancora sotto shock, incredulo e disorientato di fronte alla follia omicida che a portato alla morte quattro persone nel giro di poche ore. Mentre prosegue il passaparola dei figli Cavaretta per fare una colletta in vista dei funerali, c’è chi non si rassegna sbigottito: “Sto andando in farmacia a comprarmi le gocce – ha raccontato Anna Maria Parodi – questa notte non ho chiuso occhio. La moglie di Trabona, Antonina, era venuta a Lourdes con me. Era una donna gentilissima, viveva per le figlie ed il marito. Ma quale gelosia? Quando il cervello ciocca, ciocca. Vai a vedere cosa gira nella testa delle persone”.

“Dal balcone vedevo il vicino di casa. Ho pensato: e se avesse sparato dal ballatoio per strada, cosa sarebbe successo? Siamo sconvolti, erano delle bravissime persone”. Non si parla d’altro tra i bar, in ogni angolo di strada, all’edicola, a passeggio. Un unico pensiero scorre tra gli abitanti del quartiere: cosa può aver scatenato il terribile gesto? nessuno sembra più credere alla gelosia. “Ne abbiamo parlato con gli altri commercianti della zona – ha detto Luigi Stasi, titolare di un ortofrutta – e nessuno crede alla gelosia. Ci sarà stato dell’altro dietro. Ma a quella età, con una moglie di 72 anni, come si fa a essere gelosi? Erano tutte persone normali, educate, erano sempre insieme”.

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