Cronaca

Sparatoria Via Piacenza, il proprietario dell’arma: “Rubata 30 anni fa e poi sparita nel nulla”

Sparatoria a Genova, tragico epilogo

Genova. Faceva parte del bottino di un furto, il revolver 38 special Taurus, che Carlo Trabona deteneva nel suo appartamento di via Piacenza a Molassana, ben curato, oleato e perfettamente funzionante e con il quale domenica mattina ha ucciso i fratelli Cavarretta, la moglie Antonina, prima di puntarlo contro se stesso e spararsi il colpo finale che lo ha ucciso qualche ora dopo. La pistola, imitazione della Smith&Wesson, secondo quanto confermato dal legittimo proprietario era stata trafugata dalla sua casa insieme ad altri oggetti.

“Me l’hanno rubata 30 anni fa e poi non ne ho saputo più nulla. Da allora non ne ho più sentito parlare, per me era sparita nel nulla” ha raccontato l’uomo, un cacciatore di San Fruttuoso, durante l’interrogatorio di stamani in Questura. Come ne sia venuto in possesso Trabona è tuttora un mistero, le figlie dicono di non avere mai visto pistole in casa e che il padre non ne aveva mai fatto menzione. Al vaglio delle ipotesi degli inquirenti c’è anche la possibilità che l’arma sia collegata ad altri fatti di sangue avvenuti a Genova negli anni ottanta, periodo in cui il capoluogo ligure fu segnato dalle brigate rosse.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.