Genova. Questa mattina si è svolta a Genova la manifestazione organizzata dalla Fiom Cgil. In una nota stampa, il sindacato ha dichiarato: “Contro gli accordi della vergogna firmati alla Fiat di Pomigliano e Mirafiori sono scesi in piazza i lavoratori di tante aziende genovesi e dei lavoratori del comprensorio del Tigullio. Innumerevoli gli striscioni anche di tantissime delegazioni di lavoratori di altri comparti. I manifestanti hanno effettuato un lungo corteo per le vie della città e hanno terminato la protesta davanti al Sacrario dei caduti in via XX Settembre”. “La Fiat con il consenso di Confindustria – si legge nella nota – ha deciso di affrontare la crisi economica peggiorando le condizioni di lavoro, cancellando il contratto nazionale, eliminando il diritto costituzionale di sciopero e facendo scegliere all’impresa i rappresentanti sindacali”.
La Fiom ha poi diffuso alcuni dati riguardo l’adesione allo sciopero di oggi: “La migliore risposta a questo atteggiamento da “padroni delle ferriere” è nella grande partecipazione al corteo di oggi e all’adesione allo sciopero. Di seguito alcuni dati: Ansaldo Energia 75% con punte del 95% nelle officine, Ilva 70%, Fincantieri Sestri 85%, Fincantieri Riva Trigoso 80%, Arinox 95%, Lames 60%, Elsag 65%, Ansaldo ASI 60%, Poseico 30%, Cisterlaier 60%, Mariotti 87%, S.Giorgio 90%, Wartsila 80%, Esaote 68%, EAA 30%, Cargotec 60%, Selesta 80%, Softeco 50%, S.Giorgio Seigen 70%, ATN 60%, Manital 100%”.
La Fiom Cgil di Genova esprime nel comunicato la propria solidarietà ai giornalisti: “Questa mattina sono stati apostrofati da alcune persone che si sono infiltrate nel corteo e che niente hanno a che vedere con il movimento pacifico e democratico dei lavoratori che come strumento di lotta scelgono lo sciopero, rinunciando a parte del proprio salario e si augura che tale sacrificio e impegno non venga vanificato dall’atteggiamento irresponsabile di pochi e isolati provocatori”.