Genova. C’era anche Don Gallo tra i numerosi partecipanti allo sciopero della Fiom organizzato a Milano. Dal palco della manifestazione, il famoso ‘prete di strada’ genovese ha lanciato un accorato intervento: “Il potere economico, politico e di una parte oscurantista della Chiesa non è forte, è fortissimo, e per questo occorre tirare su la testa e recuperare la dignità della persona”.
“Molti italiani – ha proseguito il sacerdote – in ginocchio strisciano davanti al Sultano, sono impauriti, stanchi e rassegnati, per questo bisogna ringraziare gli operai della Fiom, gli studenti dell’Onda e i Centri Sociali che protestano contro il modello Marchionne, la riforma Gelmini e i tagli ai servizi sociali e alla cultura”. Don Gallo ha criticato i “troppi distinguo” da parte dell’opposizione politica e ha invocato la necessità di proclamare uno sciopero generale. Il prete genovese ha poi citato un celebre passo della ‘Canzone del Maggio’ di Fabrizio De André: “A voi avete votato ancora la sicurezza e la disciplina convinti di allontanare la paura di cambiare, verremo ancora alle vostre porte e grideremo ancora più forte per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti”.