Genova. “Una bellisima mattinata, la grande partecipazione nella nostra città come alle manifestazioni organizzate in tutto il paese dimostra che, mentre l’agenda politica nazionale è in ostaggio di un dibattito poco interessante tutto rivolto all’interno del palazzo i cittadini sono attenti ai problemi del paese”. Questo il commento di Valerio Barbini, coordinatore provinciale Sel alla manifestazione organizzata dalla Fiom che stamani ha visto scendere in piazza migliaia di persone.
“Genova si conferma una città civile – continua Barbini – e non disposta a rinunciare ai diritti del lavoro. Oggi si è rimandato al mittente il modello ottocentesco di Marchionne, vogliamo un futuro per questo paese e il futuro che vogliamo è un altro rispetto a quello a che è stato proposto con il referendum a Mirafiori, in cui il diritto al lavoro sia pienamente
rispettato.”
“Esprimo solidarietà alla Fiom che dimostra che si può scendere in piazza con radicalità e senza compromessi senza abbandonare il terreno irrinunciabile della non violenza. Qualcun altro ha provato a rovinare questa grande giornata, ma il successo di oggi non può essere inquinato da una piccola minoranza irresponsabile. Doverosa la solidarietà anche ai giornalisti presenti, le minacce a chi fa informazione sono qualcosa che non si dovrebbe mai vedere. La libertà di
informazione è una garanzia fondamentale nelle democrazie e chi porta avanti con coerenza le proprie lotte non ha nessun bisogno di scappare dai cronisti. Bene ha fatto l’associazione giornalisti a ricordare come spesso gli operatori dell’informazione subiscono il precariato e la mancanza di tutela come tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, Sel era in piazza anche per loro”.