Genova. “A questo punto è venuta l’ora di riformare la Confindustria. Meno convegni e più forza ai territori, tagliare i costi ma non solo, decidere che mestiere vogliamo fare in futuro” è quanto ha dichiarato oggi Emma Marcegaglia in un’intervista. Nessuna abolizione, quindi, ma piuttosto cambiamenti rapidi al passo con i tempi. Il nuovo corso, anche alla luce dei recenti avvenimenti, trova il plauso del presidente genovese di Confindustria, Giovanni Calvini: “Più che d’accordo – ha commentato il presidente locale dell’associazione industriali – i cambiamenti devono partire proprio dalle sedi territoriali. A Genova, da oltre un anno, abbiamo iniziato un sistema di riforma confidando nello sviluppo della specificità dei vari territori. Anche per rendere maggiormente importanti gli organi locali sempre più coinvolti nel panorama imprenditoriale”.
“Nell’ultimo biennio – è entrato nello specifico il Presidente – abbiamo anche iniziato la nuova formazione per i funzionari in vista delle nuove sfide: programma rete d’impresa e fondo per le Pmi, che presenteremo la prossima settimana”. La chiamata al territorio è forte, anche a seguito dei recenti avvicendamenti tra Torre San Vincenzo e Fincantieri, autosospesa da Confindustria Genova perchè, a suo dire, non si sentiva adeguatamente rappresentata dall’associazione territoriale. “Ben vengano i cambiamenti – ha chiosato Calvini – anzi siano veloci e repentini per adeguarsi meglio alle nuove esigenze”.