Genova. Con il progetto di legge sulla riforma del condominio, approvato l’altro ieri al Senato, per la professione di amministratore condominiale si apre una nuova stagione. “Il progetto di legge muta in maniera sostanziale la possibilità di esercitare questa professione – ha spiegato il presidente Anaci, Ivano Rozzi a margine del convegno organizzato dal comitato genovese dell’ Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari – che diventerà maggiormente professionalizzata, con una richiesta di ulteriore competenze e un aumento di responsabilità. La realtà condominiale – sottolineato Rozzi- è estremamente complessa, e va ad abbracciare una serie di attività interdisciplinari, richiedendo diligenza e professionalità anche in vista di una maggiore garanzia dei condomini”.
Tra le modifiche importanti apportate dal provvedimento: maggiori garanzie per i condomini e la durata biennale invece che annuale del mandato. “In questo modo potremmo pianificare al meglio e più corretamente, andando incontro alle difficoltà economiche che gravano sugli stabili, consentendo allo stesso tempo di rinnovare, anche se parzialmente, il patrimonio immobiliare, che in Italia con percentuali che toccano l’85-86%, rappresenta quel tesoretto invocato anche recentemente dalla politica come nostro salvagente in questa fase di criticità finanziaria”. Tra gli aspetti negativi: “Alla riforma manca una certa profondità – ha concluso il presidente Anci – e soprattutto è ancora fortemente osteggiata da altre categorie, che puntano a mantenere propri privilegi e a non perdere le proprie condizioni”.