Genova. Sul monte di Portofino, dove già si produce olio, anche i vigneti cercano un meritato spazio.
La Regione Liguria, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Giovanni Barbagallo, ha modificato l’attuale certificazione di tutti i vini del levante classificati “Doc Golfo del Tigullio” in “Doc Golfo del Tigullio-Portofino” e ha accolto la richiesta di istituire la “Sottozona Portofino”.
Un’area di produzione limitata ai i territori dei comuni di Portofino, Camogli, Chiavari, Lavagna, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Sestri Levante e Zoagli che sarà indicata anche nella retro etichetta delle bottiglie. Ammessa oltre ai vini bianchi, rossi e rosati, anche la produzione di spumante e passito. Tutti i comuni delle zone di produzione dei vini, compresi quelli della sottozona Portofino già citati, rientreranno nella certificazione “Doc Golfo del Tigullio-PortofinoSono: Avegno, Bargagli, Bogliasco, Borzonasca, Carasco, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Davagna, Favale di Malvaro, Leivi, Lumarzo, Mezzanego, Moneglia, Ne, Neirone, Orero, Pieve Ligure, Recco, San Colombano Certenoli, Sori, Tribogna, Uscio e una parte dei territori di Genova, Lorsica e Moconesi. Il documento approvato dalla giunta sarà ora inviato al Ministero delle Politiche Agricole come atto conclusivo dell’iter di approvazione del nuovo disciplinare.
“Abbiamo definito una proposta condivisa da tutti i soggetti interessati, e accettate all’unanimità nell’ultima riunione della Filiera vitivinicola dell’11 gennaio scorso. Ora possiamo partire – spiega l’assessore Barbagallo, impegnato da tempo con questa richiesta, avanzata fin dal 2009 dalle organizzazioni professionali agricole – E’ stato un positivo e continuo confronto con la filiera vitivinicola della Provincia di Genova, produttori e associazioni di categoria che ci ha fatto superare le contrapposizioni – ha concluso Barbagallo – un esame che ha richiesto una attenta valutazione politica e tecnica”.