Il nuovo record del debito pubblico comporta un aggravio di 31.165 euro per ognuno dei 60 milioni di abitanti, 89.44 euro a carico di ognuna delle 21 milioni di famiglie. E’ quanto sottolineano le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori commentando i dati diffusi dalla Banca d’Italia.
In un anno, dal novembre 2009 al novembre 2010, il debito è aumentato di 83,2 miliardi di euro, oltre tre finanziarie (oggi leggi di stabilità), al ritmo di 6,933 miliardi di euro al mese,ovverossia, 1.155 euro l’anno per ognuno dei 60 milioni di abitanti,senza che il governo si sia posto una politica economica per una sua riduzione, a cominciare dalle dismissioni di oro e riserve di Bankitalia, che il signor governatore Draghi, privo di qualsiasi senso dello Stato, difende con le unghie e con i denti insieme agli enormi privilegi di Fort Koch. Adusbef e Federconsumatori “chiedono ancora una volta che il governo abbia il coraggio di tagliare le spese e i costi della politica, una patrimoniale progressiva sui redditi oltre i 2 milioni di euro, l’armonizzazione delle rendite finanziarie a livello europeo, con l’aliquota dal 12,5 al 20% con la tassativa esclusione dei titoli di Stato (Bot, Btp, Cct, Ctz,ecc.), una politica di dismissioni di oro e riserve di Bankitalia appostata alla riduzione del debito, come hanno fatto da tempo tutti i Paesi aderenti all’area euro che avevano meno problemi dell’Italia”.