E’ allarme per il mercato immobiliare. ”Tre anni di mercato in flessione hanno prodotto il dato allarmante di uno stock di ‘giacenze’ che ha ampiamente superato i 100 mila alloggi e oggi si attesta intorno ai 120 mila appartamenti invenduti”, rileva la Commissione ambiente della Camera nel documento conclusivo dell’Indagine conoscitiva sul mercato immobiliare.
I dati raccolti, quelli su compravendite, erogazione dei mutui, dell’accesso alla casa e degli sfratti, sono “negativi” e le prospettive per il settore lo sono altrettanto: sembrano ”accentuare gli elementi di preoccupazione per il permanere di una tendenza negativa nel settore delle costruzioni che, a differenza di altri settori industriali, non sembra avere ancora toccato il punto minimo della caduta ciclica, e ha continuato a mostrare segnali che restano sfavorevoli”. Sul fronte delle imprese, ”l’annosa questione dei ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione ha assunto in questa fase di crisi economica una ormai inaccettabile caratteristica di sistematicità, che sottrae liquidità alle imprese, che è causa di un complessivo deterioramento dei rapporti contrattuali, anche fra soggetti privati, che in alcuni casi mette a repentaglio la stessa sopravvivenza delle aziende”.
Anche guardando agli affitti, ”la situazione appare particolarmente difficile, se è vero che la quota di case in affitto in Italia (attualmente 4,4 milioni, il 18,8% delle abitazioni totali) è nettamente inferiore rispetto agli altri Paesi europei (Germania 57,3%, Olanda 47,3%, Francia 40,7%) e, soprattutto, che l’offerta di edilizia sociale in Italia è nettamente inferiore a quella degli altri Paesi europei (4,5% sul totale, undicesima in Europa)”. Preoccupante anche il capitolo evasione, con una ”inaccettabile quota di affitti in nero, che ormai supera le 500 mila abitazioni”