Genova. Si è tenuto oggi, nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, il tradizionale scambio di auguri d’inizio anno tra il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, la sindaco Marta Vincenzi e gli assessori e i consiglieri comunali.
Dopo un incontro privato con la sindaco, dove si sono discusse le questioni, gli affanni e le speranze per Genova nel 2011, il cardinale ha voluto ringraziare tutti i presenti, lanciando un appello per un futuro all’insegna dello sviluppo: “Insieme, con stima, fiducia e simpatia reciproca – ha detto Bagnasco rivolgendosi a tutti i presenti – con l’obiettivo dello sviluppo occupazionale, possiamo ottenere ottimi risultati per la nostra città. Tutti possiamo continuare la storia virtuosa di Genova. Rinnovo con molta convinzione e stima l’augurio a tutti quanti voi, insieme all’auspicio più cordiale e rispettoso di un lavoro proficuo, nel segno della serenità. Che il 2011 ci porti prosperità per le nostre famiglie, per la città e la regione”.
Non è mancato quindi un riferimento da parte dell’arcivescovo di Genova riguardo al momento di crisi con cui tutta la città, la regione e non solo, devono convivere.
“Conosciamo tutti i motivi di difficoltà che toccano non solo la nostra regione, ma tutto il mondo – ha spiegato il cardinale – Questo non è solo un momento di crisi economica, ma anche di cambiamento strutturale. Nel senso della mentalità, cui le amministrazioni politiche, amministrative, delle varie sedi devono contribuire e favorire. Parlo di un approccio globale della vita, del vivere insieme, del modo di lavorare e di rapportarsi con gli altri. Questa mentalità deve avere delle rettifiche per uno stile di vita più sobrio e parsimonioso”.
Una particolare attenzione, quindi, alla situazione lavorativa e occupazionale, per un 2011 che possa essere fruttuoso per tutte le persone che si trovano in grande difficoltà economica.
“Penso a coloro che hanno perso il lavoro o che non lo hanno mai trovato – ha continuato Bagnasco – Bisogna incentivare la produzione, il lavoro e quindi l’occupazione. Auguro a tutti voi del consiglio comunale, con tutte le responsabilità che ciascuno ha nel proprio ambito, che questo obiettivo di incentivare, di creare, di favorire e di inventare luoghi di produzione ex novo o di antica tradizione, posso portare i suo frutti”.