Genova. “Assistiamo a una realtà dominata da un diffuso e sistematico clientelismo, ricatto del denaro, infatuazione per il pre-potere, irrisione per l’onestà e per la verità, dallo sprezzo per le regole, per la legalità e per le istituzioni”. Queste le taglienti parole del presidente della Corte d’Appello di Genova, Luciano Di Noto, nel suo intervento all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario.
“Una realtà piegata e forgiata da piccoli attacchi, tramite inesorabili piccole tappe sul terreno paludoso del degrado morale, agevolati e ovattati dalla dilagante nebbia del disfacimento dei valori. Ma dobbiamo credere – ha aggiunto – che la magistratura, sia pure con armi spuntate e una dignità mortificata, possa assolvere il suo compito e possa prendere ancora in carico il giudizio, restando saldi il principio dell’uguaglianza di tutti di fronte alla legge. Vogliamo e dobbiamo credere che questa realtà non sia ancora identificata con il popolo italiano”.