Genova. Serata genovese nel locale Fellini per Ruby Rubacuori, tornata sulle pagine dei giornali dopo la notizia che il premier Silvio Berlusconi è indagato per concussione e prostituzione femminile. Al centro dell’inchiesta c’è anche lei.
Poche parole davanti all’ingresso del locale: “Adesso sarete contenti, è la volta che si libera l’Italia”. Una volta entrata la giovane ragazza non si trattiene ed afferma che le notti ad Arcore non sono mai state sei, che non è successo nulla e che il suo cellulare è stato più volte tracciato per cercare qualche notizia in più, qualche certezza.
Davanti ai giornalisti Ruby ricorda il bliz nella casa di Quarto, dove risiede da qualche mese con il suo fidanzato: “La polizia ha bussato più volte, poi stava per sfondare e allora abbiamo aperto. Hanno portato via tutto”.
Poi si alza, parla al telefono, prende la giacca per andarsene. Ma prima di fuggire su un pickup scuro l’ultima dichiarazione: “Non sono una vittima perchè non mi è successo nulla di brutto. Ho stima per Berlusconi”.