Genova. “Genova è vicino alle culture religiose, oggi più che mai, dopo la strage ad Alessandria d’Egitto, è necessario affermare dialogo e tolleranza”.
A parlare è l’assessore comunale alla Cultura e all’Innovazione, Andrea Ranieri, all’indomani dalle ultime polemiche sulla Moschea al Lagaccio.
“La Moschea di Genova – prosegue Ranieri – deve essere bella, segno architettonico che renda Genova capitale di diritto e tolleranza, per questo riteniamo che sia una cosa da fare. Però la comunità islamica nazionale non può rilanciare con progetti ambiziosi senza prima sciogliere i nodi che non ha ancora risolto”.
L’assessore Ranieri si riferisce ai rapporti non idilliaci tra gli organismi nazionali dell’Islam e la comunità genovese, tanto che se dalle alte cariche non arrivasse il benestare la costruzione dell’edificio non potrebbe nemmeno essere presa in considerazione.
“Il Comune – prosegue Ranieri – ha fatto un patto con la comunità islamica genovese e noi chiediamo il rispetto di questo patto e delle norme fondamentali. Il patto è il più avanzato di quelli firmati in Europa, c’è il riconoscimento dei diritti individuali delle persone e inoltre si richiede che sia un luogo aperto in cui si parli italiano, dove tutti accedono e vedono quello che si svolge all’interno. Abbiamo sottoscritto la stessa carta anche con le altre religioni presenti a Genova. Purtroppo la Lega Nord si oppone fortemente alla costruzione della Moschea e lo fa usando la strage di Alessandria come motivo, una logica che noi rifiutiamo”.
Elisa Zanolli – Alberto Maria Vedova