Genova. Al via questa mattina, in Corte d’appello a Genova, la prima udienza di rinvio del processo per frode sportiva a carico del presidente del Genoa Enrico Preziosi, di suo figlio Matteo, del dg del Genoa Capozucca e degli ex dirigenti del Venezia Calcio Giuseppe Pagliara e Franco Dal Cin.
Lo scorso maggio la Cassazione aveva ritenuto inammissibili come fonti di prova le intercettazioni telefoniche con le quali Preziosi era stato condannato a 4 mesi di reclusione e a una multa per frode sportiva nell’ambito dell’inchiesta sulla conclusione del campionato di serie B 2004-2005.
Alla stessa pena di Preziosi erano stati condannati il figlio Matteo, l’ex direttore sportivo della squadra rossoblù Stefano Capozucca, gli ex dirigenti del Venezia Franco Dal Cin e Giuseppe Pagliara.
La pena era stata confermata in appello. L’inchiesta si riferisce all’incontro dell’ultima giornata del campionato di Serie B 2004-05 Genoa-Venezia vinto dal Genoa 3-2 e grazie al quale la squadra ligure conseguì la promozione in Serie A. L’inchiesta sportiva aveva concluso che il Genoa, attraverso una dazione di denaro alla dirigenza del Venezia, si era garantito il successo in quell’incontro.
La giustizia sportiva, nell’estate del 2005, retrocesse il Genoa in C1, con l’ulteriore pena di tre punti di penalizzazione da scontare nel campionato successivo.