Genova. Una bella costruzione, forse la più bella d’Italia dopo Roma, luogo di incontro e di attrazione turistica. Questa è l’idea per la Moschea di Genova, come ha dichiarato ieri pomeriggio il vicepresidente dell’Ucoii Maher Mohamed Kabakebbji intervenuto alla trasmissione Caterpillar di Radio2 Rai sui costi necessari a realizzare a Genova il primo luogo di culto islamico cittadino.
“L’investimento sarà di circa 3 milioni di euro più Iva della comunità musulmana autotassata. Genova è una città bellissima con una grande storia, aperta al dialogo interreligioso e con le relazioni internazionali del suo porto, merita una moschea bellissima”.
Sul tema è intervenuto anche il presidente dell’Ucoii Izzedin Elzir sottolineando che “é la comunità islamica genovese la promotrice del progetto, sostenuto grazie alla collaborazione dell’amministrazione cittadina locale, sarà solo il loro coordinamento, non la proposta dall’alto dell’Ucoii, a poter realizzare una moschea bellissima”.
Dal Comune il commento dell’assessore Andrea Ranieri: “La Moschea sarà certo bellissima, ma resterà al Lagaccio. Piuttosto l’Ucoii ha intenzione di lasciare l’edificio in mano ai musulmani genovesi?”.
Pare infatti che oltre ai problemi con la cittadinanza di Cornigliano e Lagaccio, la costruzione della moschea abbia un altro grosso ostacolo da superare, un conflitto interno: non arriva il benestare degli organismi nazionali dell’Islam, e se non arriva l’ente proprietario del capannone di via Coronata, che dovrebbe cedere parte dell’immobile al Comune in cambio di una concessione per 50 anni del suolo, non può iniziare la convenzione tra islamici e amministrazione. E poi c’è la spaccatura a livello locale, tra i vari fedeli e l’organismo che avrebbe dovuto riunire tutte le sale di preghiera.
“La Moschea a Genova – conclude Ranieri – non la vogliamo solo bella, ma anche con una linea occidentale, in linea con le capitali europee. Però resterà al Lagaccio”.