Genova, il videogame “Assassin’s Creed” protagonista di una mostra a Palazzo Ducale

Assassin's Creed

Genova. Se i videogiochi sono la vostra religione e non potete perdervi assolutamente nulla di ciò riguardante l’argomento, avete tempo fino al 30 gennaio per visitare la mostra appena inaugurata a Palazzo Ducale (Sala Dogana) dal titolo “L’arte del gioco”, a cura di Pietro Millefiore e Marco Caprelli. L’esposizione è incentrata sul famoso gioco “Assassin’s Creed: Brotherhood” della Ubisoft, ma non solo.

Partendo da “Assassin’s Creed”, i visitatori avranno l’opportunità unica di addentrarsi da vicino nel mondo della creazione dei videogiochi: dalla ricerca iconografica alla trama, passando per lo studio su costumi, i paesaggi e gli ambienti. Una vera e propria creazione artistica che richiede tempo, tanta creatività e un’appropriata, documentata ricerca.

Ci sarà la possibilità di partecipare ad incontri con critici esperti, ammirare un’interessante esposizione di artwork realizzati da alcuni tra i più importanti illustratori Ubisoft e partecipare ai laboratori con la collaborazione degli studenti dell’Accademia Ligustica di Belle Arti (martedì 18 e martedì 25 gennaio dalle 10 alle 16, sempre presso la Sala Dogana).
Il 22 gennaio alle 14.30, inoltre, si terrà una tavola rotonda sul tema del videogames: “L’arte di un gioco”: durante l’incontro si affronterà infatti il rapporto tra videogiochi e arte, letteratura, cinema, linguaggio.

Se vi è già capitato di fantasticare su una possibile versione di Assassin’s Creed con la città di Genova in versione medievale o rinascimentale come sfondo alle avventure del protagonista Ezio Auditore, sarete contenti di sapere che tra le varie iniziative in programma c’è anche un concorso dedicato agli studenti dell’Accademia di Belle Arti: l’artwork più bello, rappresentante un’ambientazione, luoghi e personaggi particolari, verrà proclamato vincitore.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.