Genova. Le ultime dichiarazioni del presidente della Regione Puglia e leader di Sinistra Ecologica e Libertà, Nichi Vendola, hanno attratto l’interesse del Comitato per Scarpino. “Le sue dichiarazioni hanno acceso un confronto nel nostro comitato, sopratutto per chi vede Nichi come una vera alternativa alle politiche devastanti della giunta Vincenzi”. A parlare è Felice Airoldi, portavoce del Comitato per Scarpino.
“Sia ben chiaro fin da ora che non rappresentiamo nessuno se non noi stessi e le nostre sofferenze, quelle di vivere da 42 anni sotto la famigerata discarica di Scarpino, che presto ospiterà anche la ‘fabbrica della morte’ chiamata più gentilmente ‘gassificatore’, comunque inceneritore – continua Airoldi – Lungi da noi la volontà di ripetere l’esperienza fallimentare della sinistra arcobaleno, non ci fidiamo più di nessuno, non firmiamo cambiali con nessuno, quindi vogliamo impegni chiari da subito”.
“Vorrei fare a Nichi questa semplice domanda : la SEL, come intende fermare la costruzione del gassificatore e superare il ricorso all’uso dissennato della discarica a Scarpino? – dice il portavoce del comitato – Nel momento in cui AMIU accenderà il ‘cancrogassificatore’ renderà inutile una vera e seria raccolta differenziata che causerà almeno 1.000 ‘esuberi’ degli attuali 2.000 lavoratori, AMT insegna. La domanda è fondamentale per un partito che nel suo logo ha ben in evidenza i termini ‘Ecologia e Lavoro’”. Il Comitato per Scarpino sarà presente oggi a San Benigno, dove esporrà il proprio cartellone “No gassificatore a Scarpino”.