Genova. “Giocare a San Siro, contro i campioni d’Europa, è stata un’emozione fortissima”. Il giorno dopo il match contro l’Inter che, nonostante la carambola di gol (3-2 per i padroni di casa), ha visto l’eliminazione del Genoa dalla Coppa Italia, il centrocampista slovacco Juraj Kucka, appena arrivato sotto Lanterna, si è subito amalgamato nel gruppo, sia con i compagni di squadra, sia sul campo, dove si è dimostrato uno dei più attivi. “Mi trovo bene in qualsiasi posizione decida di mettermi il mister Ballardini – ha detto Kucka durante la presentazione ufficiale nel quartier generale rossoblu – anzi non vedo l’ora di entrare nel vivo del gioco e cercare più palle possibili per far segnare il Genoa”.
Nonostante l’amaro in bocca dell’eliminazione, il primo bilancio del centrocampista, maglia numero 33, è più che positivo: “Spero di imparare presto l’italiano per poter comunicare con i miei compagni, ci siamo solo stretti la mano, ma l’approccio in partita è stato buono”. L’ostacolo di Kucka per ora sembra solo la comunicazione. “Ma non mi preoccupo il linguaggio del calcio è unico non ha bisogno di troppe parole, per ora uso i gesti e i disegni per gli schemi tecnici. Perché il 33? Semplice, è il mio numero fortunato”.