Genova. Aumento dei biglietti, scioperi, gestione che cambia; Amt sta vivendo un momento di transizione. “Oggi si dovrà dare il via a un servizio che dispone di risorse molto inferiori rispetto al passato per via dei tagli, della manovra finanziaria e della crisi economica globale – spiega Paolo Pissarello, assessore comunale alla Mobilità – Il servizio di trasporto pubblico è uno dei più colpiti, quindi l’azienda dovrà far fronte a questa situazione attuando bene la nuova tariffazione, cercando di offrire una rete, che dovrà partire a marzo, riorganizza in modo da spendere bene le risorse ancora a disposizione”.
“In quel momento avremo anche nuovi ufficiali di rotta e un nuovo comandante – continua Pissarello – la rotta la daremo noi per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, cioè un servizio pubblico come asse portante della città. Lo scopo, quindi, è quello di riuscire a tenere i conti in equilibrio e poi lavorare alla piena realizzazione del nodo ferroviario genovese e alla possibile realizzazione della tranvia della Valbisagno per definire un nuovo sistema intelligente”.
“Bisogna prendere la strada giusta per evitare i rischi, visto che dobbiamo far funzionare bene il servizio di trasporto pubblico con 24 milioni di euro in meno – spiega l’assessore – Confido sul fatto che chi gestisce e chi gestirà l’azienda riuscirà a portare avanti la chiusura delle trattative con le associazioni sindacali e a definire con la Regione le basi per la modifica della legge attuale”.
Pissarello ha parlato anche dei lavoratori e del loro futuro. “Non c’è problema per la perdita di lavoro perché è vero che si ridurrà il numero degli occupati, ma grazie all’accordo con la Regione e all’impegno con il comune per la riutilizzazione di parte del personale, non ci saranno perdite di posti di lavoro – conclude – ovviamente chi può andare in pensione ci andrà. La Regione ha messo a disposizione un fondo per accompagnare alla pensione chi ne ha la possibilità”.