Politica

Fli a Genova: “Berlusconi ha paura di noi”

Italo Bocchino

Genova. “La nostra operazione è completamente nuova, e Berlusconi sa che siamo pericolosi per lui”. La risposta del Terzo Polo alle dichiarazioni rilasciate ieri da Berlusoni, non tarda ad arrivare. Futuro e Libertà, ieri, durante una cena dal gruppo ligure in vista del congresso costituente del mese prossimo, ha fatto sentire la propria voce. Nonostante il grande assente, Gianfranco Fini, bloccato dall’influenza, Italo Bocchino e Adolfo Urso hanno risposto a tono al premier il quale aveva definito nel pomeriggio il Terzo Polo “la restaurazione del passato”.

“Noi ci rivolgiamo all’elettorato moderato e abbiamo l’obiettivo di modernizzare il Paese – ha continuato Bocchino – Lui sa che la nostra è per lui un’operazione pericolosa. Ha voluto interpretare il nuovo – ha continuato il capogruppo di Fli alla Camera riferendosi a Berlusconi – e non ci è riuscito. Ha voluto interpretare il moderatismo e invece è finito a fare l’agitatore di piazze contro i magistrati. Ha detto che voleva modernizzare il Paese che invece è sempre più statico».
Incalzato poi dai giornalisti, Bocchino ha approfittato per togliere qualche sassolinio dalla scarpa: “Ho 31 anni in meno di Berlusconi, mi viene da ridere a sentirmi dire che appartengo al passato. Nessuno mi ha mai definito flaccido quella di Berlusconi è la solita tecnica di quando si trova in grave difficoltà. Sta cercando di reagire sapendo che ormai ha poco tempo sia per chiarire con i magistrati ma soprattutto con l’opinione pubblica che è ormai sgomenta ed è pronta a lasciarlo”. Gli fa eco Urso: “Berlusconi è già parte del passato, è lui che è rimasto solo, è lui che non riesce ad aggregare. Se pensa di governare senza riformare, gli italiani volteranno pagina ed andranno a votare”.
E a chi chiede se Fini si dimetterà la risposta arriva sicura. “Il presidente Fini, proprio perché ha un alto senso istituzionale, non si dimetterà mai per non lasciare che anche la Camera finisca nelle mani di Berlusconi. Semmai –  spiega Urso, anche egli presente alla cena all’hotel Sheraton – tutti hanno chiesto a Fini di restare, persino la Lega di Bossi ha chiesto al Pdl di abbassare i toni, perché anche Bossi ha capito che Berlusconi è il passato.

«L’unico appuntamento di martedì è l’interrogatorio della Minetti», Urso liquida poi con questa battuta le domande dei giornalisti a proposito delle indiscrezioni di un incontro tra il presidente Fini e il Capo dello stato, Giorgio Napolitano, che secondo alcune indiscrezioni si dovrebbe svolgere martedì

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