Genova. Alla vigilia del referendum di Mirafiori, nessuna frizione tra Fiom-Cgil. Lo ha detto Laura Spezia, stamani a margine della assemblea di oltre cento delegati delle aziende metalmeccaniche della Provincia di Genova. “Per noi il referendum è illegittimo – ha commentato l’esponente nazionale della Fiom – perché si toccano materie indisponibili, che riguardano diritti dei lavoratori, come il diritto allo sciopero e la malattia. Posto così è un ricatto”.
Quanto alle paventate frizioni tra Fiom e Cgil: “Dal punto di vista del giudizio su Mirafiori e Pomigliano, di fronte a un’azienda che decide di uscire da Confindustria e fare un accordo separato, le opinioni in Cgil e Fiom sono uguali e unanimi. Questi accordi sono da rigettare. D’altra parte – fa notare la sindacalista – è di ieri l’affermazione di Susanna Camusso che il 27 sarà a Bologna per la prima manifestazione in vista dello sciopero generale del 28, che non è tanto in solidarietà ai lavoratori della Fiat ma vuole sancire, che se la Fiat esce dal contratto nazionale altre aziende prenderanno la stessa strada. E’ una deriva vergognosa”. Tra i firmatari dell’appello di a sostegno della Fiom sulla questione Mirafiori, promosso dalla rivista Micromega, anche i genovesi Don Andrea Gallo e Don Paolo Farinella.