Genova. Il capoluogo ligure da tempo si impegna nel campo delle energie rinnovabili, cercando di portare la cittadinanza ad impianti fotovoltaici, che allontanino sempre di più da quelli a gasolio o a carbone.
“Importante su questo fronte – afferma Andrea Agostini di Legambiente – è stata la decisione dell’Autorità Portuale genovese di elettrificare le banchine, con una convenienza in termini di riduzione delle emissioni di CO2. Anche la chiusura della centrale a carbone davanti alla Lanterna porterà il suo beneficio”.
“In generale – prosegue Agostini – possiamo affermare che in tutta la Liguria la produzione di energia rinnovabile è in aumento. Prima di tutto si sta cercando di avvicinare la cittadinanza agli impianti fotovoltaici. Avere sul proprio tetto di casa un impianto a pannelli solari vuol dire risparmiare sulle bollette, in quanto quello che si produce viene ‘venduto’ ai grandi gruppi energetici. E il cittadino viene premiato perchè ha fatto scelte di avanguardia, avvicinandosi all’energia verde. Non solo: si crea anche una filiera di artigiani genovesi, in quanto sarebbero loro a installare e fare manutenzione agli impianti e non più la grande azienda appaltatrice”.
Per quanto riguarda le pale eoliche c’è ancora qualche difficoltà in Liguria: i dubbi sono dati dall’inquinamento acustico, e dall’impatto sul paesaggio.
“L’impatto – spiega Agostini – sarebbe forte, senza calcolare che c’è bisogno di un progetto e del consenso della cittadinanza. Per ora siamo già soddisfatti della scelta di molti genovesi che si stanno avvicinando all’energia verde”.