Rapallo. “Siamo speranzosi, ci auguriamo che dopo questo primo incontro tutti gli enti preposti alla realizzazione del depuratore possano lavorare al meglio e scegliere il sito migliore per la città di Rapallo”. Così, Marco Ginocchio, presidente del Comitato “Anti Depuratore Via Betti – Rapallo centro”, dopo l’incontro di stamani con il Comune. All’ordine del giorno, l’ubicazione del depuratore in via Betti, su cui il comitato cittadino ha sempre dichiarato la sua contrarietà. Dopo la raccolta firme fra la cittadinanza, oggi il Comitato sembra mettere a segno un altro risultato di rilievo.
“Dopo questo primo momento di conoscenza reciproca – ha detto Ginocchio – l’amministrazione comunale ha promesso una serie di ulteriori incontri in cui saremo ascoltati nuovamente. Non abbiamo né l’arroganza, né la presunzione di dire al Comune cosa deve fare, vogliamo solo apportare suggerimenti e migliorie per un’opera che anche a nostro avviso è di grandissima importanza”. Il Comitato non è infatti contrario alla costruzione del depuratore tout court, ma al luogo indicato nella centrale via Betti.
“Non è un capriccio, è la gente che chiede che non venga fatto in quella zona, c’è poco spazio, e una viabilità disagiata. Solo per fare un esempio, si è stimato che per via Betti e quindi nel bel mezzo di Rapallo, transiterebbero 8 mila camion solo per la movimentazione della terra. L’iniziativa di oggi è stata importante – ha commentato poi Ginocchio – servirà, ci auguriamo, a riaprire il tavolo per trovare il luogo adeguato. La scelta del luogo sarà infatti essenziale anche per la riuscita stessa del depuratore. Un’opera – ha ribadito il presidente del Comitato – che noi consideriamo fondamentale per Rapallo, alla stregua del porto. E’ nell’interesse della città avere un sito ottimale dove il depuratore possa funzionare adeguatamente e implementare la sua attività anche nel futuro”.
Il suggerimento del Comitato punta dritto a località Ronco, zona dell’ex cantiere Viacava. Sarà comunque Ato ad indicare il sito più idoneo, considerando i 36 milioni di euro a disposizione e i tempi di attuazione previsti entro il 2015, pena una salatissima multa.