[thumb:1590:l]Genova. Un chiarimento per arrivare alla ricomposizione finale: il caso Fincantieri – Confindustria era all’ordine del giorno della riunione odierna di Giunta, in via dell’Astronomia a Roma.
Giovanni Calvini, presidente Confindustria genovese, su invito di Emma Marcegaglia, ha illustrato i delicati rapporti tra Fincantieri, rappresentata dal presidente Antonini, e l’associazione industriali di Genova e Gorizia, da cui l’azienda ligure si era autosospesa perchè, secondo quanto detto dall’Ad, Giuseppe Bono, non si sentiva adeguatamente rappresentata territorialmente, puntando il dito soprattutto su uno scarso supporto nel rilancio produttivo per far fronte alla crisi, e sulla questione ribaltamento a mare del cantiere di Sestri Ponente.
“Fincantieri chiede maggiore attenzione, ed è giusto ha detto il presidente Calvini – Non è stato percepito il nostro impegno, il nostro lavoro, e questo mi dispiace ma è anche uno stimolo a fare meglio. Ora possiamo pensare con fiducia che si va verso una soluzione”.
Quanto alla analogia tra il percorso Fiat – Pomigliano e Mirafiori e Fincantieri, Calvini ha risposto così: “Non uscirà dal contratto”. Lo strappo dunque si avvia alla cucitura finale? “Calvini ha detto cose giuste, cose molto chiare – ha affermato il presidente di Fincantieri, Corrado Antonini – ora si può andare verso una soluzione”.