Genova. “Fatemi fare il contadino, ma non il sindaco”. Giovanni Berneschi, presidente di Banca Carige, prende posizione e smentisce in maniera netta le voci che lo vorrebbero come possibile candidato in corsa per le comunali 2012. La dichiarazione è avvenuta a margine dell’assemblea straordinaria e ordinaria degli azionisti di Banca Carige.
Una settimana fa anche un suo illustre concittadino, il petroliere e presidente della Sampdoria Riccardo Garrone, aveva dovuto chiarire pubblicamente di non avere alcuna mira su Palazzo Tursi. Entrambi sembrano dunque pensarla allo stesso modo: meglio dare spazio ai giovani.
Accantonato il discorso elezioni comunali, il presidente di Banca Carige parla di crisi e di “un 2011 peggiore del 2010, non per la banca ma per la situazione economica in generale. Sarà un anno complicato”. Nel frattempo, questa mattina l’assemblea degli azionisti di Banca Carige ha approvato la deroga alla ‘Passivity Rule’ all’interno dello statuto, per permettere al Cda di difendere la società contrastando eventuali Opa (Offerta Pubblica di Acquisto) anche senza l’autorizzazione dell’assemblea.
Rivolgendosi agli azionisti, il presidente Berneschi ha detto: “Siamo la prima banca italiana ad adottare questa misura, ma oggi come oggi è impossibile che possa servire”. Secondo il presidente infatti, nonostante la modifica allo statuto, allo stato attuale non esisterebbe alcun pericolo di scalata per l’istituto di credito genovese.