Genova. Il lungo piano di risanamento di Atp sta giungendo a conclusione. Il trasporto pubblico provinciale è stato un tasto dolente durante tutto il 2010 per l’entroterra di Genova, soprattutto in vista dell’aumento del 300% destinato ai comuni aderenti per la coopartecipazione al servizio.
“Non sarà facile raggiungere questa cifra – aveva affermato l’assessore di Sant’Olcese Massimiliano Tovo poco prima della fine dell’anno – ma ci impegneremo per riuscirci, però in cambio vorremmo che si garantisse il mantenimento del servizio, senza tagli alle linee e conseguenti disagi per i cittadini”.
Detto fatto: pare che l’azienda si stia impegnando per riadattare le corse. Ci sarà qualche corsa in più verso zone comunali prima servite solo marginalmente, come a Sant’Olcese Chiesa, mentre verranno elimitate le corse poco utilizzate, che sono solo un costo per l’azienda.
“Se non sono solo promesse noi siamo pronti ad onorare il protocollo di intesa. – fa sapere Tovo – Il piano di razionalizzazione è condivisibile e dobbiamo dire grazie alla Provincia che ha sostenuto una spesa di 2 milioni e mezzo di euro. Senza di lei il trasporto pubblico non esisterebbe più. Però c’è ancora un ammanco e per questo motivo si è arrivati alla decisione, seppur sofferta, di portare il biglietto a 1.50 euro. L’aumento presenta luci ed ombre. Prima di tutto il costo del ticket sarà unico su tutte le tratte, cioè non ci saranno più i biglietti a chilometraggio, 1.50 euro sarà per tutti indifferentemente ai chilometri da percorrere. Positivo è che dall’essere un biglietto “a corsa”, e quindi valevole finchè non si scende dal mezzo, il nuovo ticket durerà 100 minuti, dando modo di essere utilizzato anche due volte”.
Ad aumentare saranno anche gli abbonamenti per studenti, anziani e lavoratori: per tutti ci sarà un +7 euro sulla cifra pagata fino ad ora.
Ultima novità: lo spostamento della rimessa dei mezzi che viaggiano in Valpolcevera a Bolzaneto, vicino alla caserma della polizia.
In questo modo sarà possibile migliorare anche il servizio di manutenzione, prima carente e che ha portato a situazioni di grave pericolosità nei mesi scorsi, l’ultima a dicembre, quando un mezzo della linea “E” diretto a Casanova ha preso fuoco andando completamente distrutto.
“Siamo quasi obbligati ad essere soddisfatti, – conclude Tovo – infatti avremmo desiderato altri tipi di interventi e non dover arrivare ad un esborso così alto da parte dei comuni. Ma siamo consapevoli che lo sforzo lo stiamo facendo tutti assieme”.