Cronaca

Ambientalisti e pendolari chiedono di salvare 10 treni, Vesco: “Non ci sono più risorse”

pendolari

Regione.Hanno chiesto di sospendere la soppressione di almeno 10 treni inseriti nella lista di convogli da eliminare a causa dei tagli delle risorse nel comparto trasporto regionale. “Siamo molto stupiti – dicono Legambiente, Wwf e Pendolari Genova/Milano – che, malgrado i pressanti appelli dei comitati pendolari e delle associazioni non solo dalla Liguria ma anche dal Piemonte e dalla Lombardia l’assessorato ai Trasporti della Regione Liguria non solo non abbia indicato alcuna forma compensativa per alleviare i potenziali gravissimi disagi provocati dall’imminenza della soppressione di 70 treni regionali dal Programma di Esercizio ligure, ma non abbia neppure fornito risposte alle circostanziate richieste provenienti da tutto il territorio e dagli utenti”.

La richiesta è di sospendere l’esecutività per 30 giorni di 10 treni, su 70 inseriti dalla Regione Liguria nella cosiddetta blacklist, “fondamentali per una mobilità minima”. Oggi al gruppo di associazioni ambientaliste e di comitati di pendolari liguri che si erano appellati all’assessore regionale Enrico Vesco è arrivata la risposta negativa.
“Purtroppo non vi è nessuna ulteriore risorsa nel bilancio regionale in grado di consentire di sospendere per un mese il taglio di dieci treni – ha spiegato l’assessore Vesco in una nota – Un’iniziativa che oltretutto non avrebbe una concreta utilità e significherebbe nuovi costi che attualmente la Regione Liguria non è in grado di sostenere, se non effettuando ulteriori tagli”.

“Sono costretto a ricordare ancora una volta – ha sottolineato Vesco – che la Regione, firmataria del contratto di servizio con Trenitalia nell’estate del 2009, non avrebbe avuto alcuna intenzione di tagliare i treni, né tantomeno aumentare le tariffe. Se siamo in questa condizione è solo perché sul nostro bilancio pesa la grave decisione del Governo di investire meno risorse sul trasporto pubblico, privando le Regioni di finanziamenti essenziali”.

“Pertanto voglio nuovamente sottolineare che i treni scelti sono quelli che, per fascia oraria o periodo di percorrenza, risultano oggettivamente meno importanti per i pendolari e, una volta garantita la mobilità per gli utenti sistematici, quasi tutti i treni tagliati hanno alternative di viaggio nell’arco di mezz’ora o un’ora per gli utenti occasionali”.
Per quanto riguarda invece la tratta interregionale l’assessore Vesco preannuncia per domani “un passaggio tecnico con la Regione Lombardia proprio per valutare le ripercussioni delle soppressioni e le possibili alternative e la richiesta, alla Regione Lombardia, di un contributo, come già fatto in passato, per sostenere i collegamenti tra Genova e Milano e poter quindi salvaguardare l’interregionale 2199”.

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