Politica

Vincenzi, “38+una”, storia di sindaco: “Un asse Milano-Genova-Torino per ripartire”

vincenzi

Genova. “I sindaci in genere sono soli. Per questo cominciare a pensare a costruire un asse tra le città è una proposta per ripartire. Ma dopo la legge del 1982, dopo l’elezione diretta dei sindaci, dopo la stagone dei grandi sindaci italiani, c’é stata un’involuzione. Tutto è diventato più difficile, il governo Berlusconi ha provveduto ad una sistematica eliminazione dei sindaci”. Ha esordito così Marta Vincenzi, 39esima primo cittadino del capoluogo ligure alla presentazione del suo libro “38+una”, ieri a Palazzo Ducale, con la partecipazione di Giuliano Pisapia, vincitore delle primarie per la corsa a sindaco di Milano.

E l’auspicio di Pisapia è proprio un asse tra le città di Milano, Genova e Torino “che serva alla riscossa civica e civile utile a porre fine alla sovranità del centrodestra e della cultura del berlusconismo. Il rapporto con Genova – ha aggiunto Pisapia – rafforzerà questo asse. Sarà un’alleanza capace di dare forma a una visione della città contrapposta a quella del centrodestra”. La sindaco Vincenzi ha spiegato di aver invitato Pisapia “perché come me ha vinto le primarie. Voglio capire cos’é cambiato nelle primarie e nelle città”. E il suo libro parla delle esperienze che da Bruxelles l’hanno portata fino a vincere le elezioni a Genova e a raccogliere il testimone di un grande sindaco, Giuseppe Pericu. E non nasconde, nelle pagine di un testo “dedicato a Genova” quanto siano difficili e amare le primarie. “Se dovessi scrivere la dedica su questo libro alla mia città – ha detto Vincenzi – scriverei ‘Genova, ce la farai sempre pero’ smettila di mugugnaré”.

Folla ‘trasversale’ alla presentazione: oltre a tutta la giunta sono intervenuti alcuni esponenti del PDL, Nando Dalla Chiesa, il portavoce della comunità musulmana a Genova Salah Hussein, l’ex vicesindaco dell’epoca di Giuseppe Pericu Alberto Ghio ed il segretario provinciale del PD Victor Rasetto.

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