Genova. Dopo il dibattito pubblico sulla Gronda di Ponente da gennaio parte quello dedicato alla busvia della Valbisagno. L’annuncio è stato fatto ieri dal sindaco Marta Vincenzi. Tutti i residenti della valle sono invitati a dire la loro sul tema, partecipando agli incontri che verranno programmati, proprio come nel 2009 era successo in Valpolcevera.
E i comitati del no (perchè anche la Valbisagno ha i suoi comitati del no) minacciano di tornare in piazza se non verranno realmente ascoltati.
Tra le strade interessate dalla possibile modifica al traffico veicolare c’è via Piacenza: i lavori prevedono la realizzazione di un percorso preferenziale per i mezzi pubblici, togliendo però posteggi, abbattendo cinque ponti nel tratto di San Sebastiano, costruendone altri due e allargando la strada.
La delibera del Comune è del 3 dicembre e avvia un percorso di tre fasi per il dibattito pubblico : intanto si istituirà un gruppo di lavoro tecnico composto da rappresentanti del Comune e Municipio, quindi interviste ai cittadini, realizzazione dei quaderni degli attori (proprio come per la Gronda), laboratori di lavoro che analizzeranno le criticità. Infine, nella fase tre, i risultati del dibattito, le rilfessioni e le decisioni finali.
Primo dubbio da chiarire: la busvia sarà su gomma o su ferro? E intanto su Facebook c’è chi ha già creato il gruppo “No alla busvia in Valbisagno”, 1.268 membri che dicono “no ai progetti distruttivi. Miglioriamo la Valbisagno non uccidiamola, vogliamo la soluzione per un trasporto pubblico migliore che rivaluti la zona e non danneggi nessuno”.