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Turismo levante, Zerbi (Federalberghi): “Finiremo per chiudere dopo il Salone Nautico”

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Levante. Nonostante il fascino delle località costiere, la crisi si sente anche nel Tigullio. A dimostrarlo sono le dichiarazioni del presidente Federalberghi Levante, Stefano Zerbi, che parla di un Natale nero per il turismo, con afflusso in calo rispetto agli anni precedenti. “Le prenotazioni sono pochissime, sicuramente a causa della crisi e del maltempo, ma anche perché non esistono progetti concreti per fare in modo di attrarre turisti nei periodi di bassa stagione – spiega – bisogna cercare di trovare delle soluzioni, dei progetti congiunti fra le associazioni di categoria e le amministrazioni comunali al fine di motivare le persone a venire a trascorrere le proprie vacanze in riviera non solo durante l’estate”.

Se il periodo dell’8 dicembre è andato male, la situazione non sembra destinata a cambiare per le festività natalizie e per Capodanno. “Stiamo registrando un calo ormai da diversi anni – continua Zerbi – la montagna ci fa sempre concorrenza e non sono da meno le mete straniere, che hanno prezzi inferiori ai nostri, tariffe che noi non possiamo offrire. Proprio per questo motivo dobbiamo puntare sulla qualità”.

“Le prenotazioni, anche a causa del cattivo tempo, vengono effettuate all’ultimo minuto e i periodi di permanenza sono sempre più brevi, due giorni in media, cioè il 31 e l’1 in particolare – continua Zerbi – la maggior parte delle persone, poi, tende a muoversi dopo Capodanno, quando si rientra nella bassissima stagione e i prezzi scendono”.

Un bilancio piuttosto preoccupante quello tracciato dal presidente di Federalberghi Levante. “Se continuiamo così – dice – la maggior parte delle strutture finirà per chiudere subito dopo il Salone Nautico e riaprire a primavera, cioè con l’arrivo del caldo”.

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