Genova. Un nome, un cognome, una vita spezzata. Dopo le ore di sconcerto che ha vissuto tutta la comunità pegliese e con lei Genova, è stata resa nota l’identità del quindicenne morto oggi pomeriggio nella sua abitazione per esalazioni di monossido di carbonio da una stufa a metano. Andrea Paganelli, studente dell’istituto superiore Ad Nives, trovato morto nel primo pomeriggio in letto, nella sua cameretta coperta da vessilli e poster del Genoa. Accanto al suo corpo, anche quello esanime del suo cagnolino.
Lo sconcerto era cominciato nelle prime ore del pomeriggio, quando poco dopo le 14:45 una pattuglia della polizia era stata bloccata per strada da una vicina, che chiedeva aiuto anche attraverso il 118.
Il monossido di carbonio fuoriuscito dalla calderina difettosa dell’abitazione in cui viveva all’interno 8 del civico 31 di via Pegli è stato fatale per il ragazzo, che lì viveva con la madre e il patrigno, assenti al momento della tragedia. Sono stati rintracciati solo successivamente, e a Pegli è arrivato con loro anche il padre naturale del ragazzo.