Genova. Due importanti appuntamenti col pubblico questo mese per gli allievi dei corsi di teatro de La Falegnameria, il 23 e il 28 dicembre.
Giovedì 23 dicembre, ore 20.30, all’Auditorium di San Filippo Neri, in collaborazione con Oratorium ONLUS e con la consulenza scientifica di Sandra Isetta, lettura teatralizzata del testo di Tonino Conte “E San Francesco inventò il presepio” per la regia di Enrico Campanati, interpretata dagli allievi del corso di recitazione di primo livello. L’ingresso è libero.
Gli allievi faranno rivivere tutta l’atmosfera ricca di allegria ed entusiasmo che si celava nel lontano 1223 a Greccio, dove Francesco d’Assisi organizzò quella straordinaria sacra rappresentazione che è il presepio; daranno sostegno a questo testo altre fonti molto preziose, dai testi biblici fino ai giorni nostri, in un’ambientazione particolarmente affascinante come l’Auditorium di San Filippo Neri, dove sarà anche possibile ammirare antiche figure del presepio genovese del Settecento di proprietà del Comune di Genova. Interpreti della lettura saranno gli allievi Alberto Bruzzone, Laura Caserza, Tiziana Ciresola, Claudia Dagnino, Lucia Di Pace, Verena Marenco, Giancarlo Mariottini, Romina Minichini, Antonella Orlandini, Marina Palazzo, Caterina Piserà, Claudio Serra, Raffaella Turbino, Vera Uliana, Rosy Villa e Giulia Zerbino diretti dall’attore e regista Enrico Campanati.
Martedì 28 dicembre alle ore 21 in Sala Dino Campana al Teatro della Tosse debutta “Salomè” di Oscar Wilde nel libero adattamento di Moonhee Costa, Simone Marceddu e Arianna Sortino che hanno curato anche la regia accompagnati da Amedeo Romeo. Le scene sono di Moonhee Costa e Arianna Sortino accompagnate da Paola Ratto, costumi di Bruno Cereseto, interpreti gli allievi del corso di recitazione di secondo livello.
L’incasso sarà devoluto in beneficienza al Progetto Robin Hood: un piccolo gesto di generosità che viene richiesto al nostro pubblico che avrà così la possibilità di offrire il biglietto a un giovane spettatore che altrimenti non potrebbe permettersi il teatro.
Lo spettacolo nasce da un’idea degli allievi stessi che il Teatro della Tosse ha deciso di “accompagnare” affiancando loro dei professionisti del settore. Il regista Amedeo Romeo, la scenografa Paola Ratto e il costumista Bruno Cereseto hanno seguito, nel lungo cammino durato quattro mesi, gli allievi aiutandoli a realizzare sul palco l’idea che avevano solo immaginato. “Chi è oggi Erode Antipa? Chi Salomè ed Erodiade? Il nucleo familiare odierno come cellula impazzita dell’organismo Società? E ancora… Giovanni il profeta? L’ultimo elemento sano in un mondo malato o la sua follia è l’ultima ancora di salvezza?” Queste le domande in scena, la risposta forse l’avremo nel finale. A muovere i fili di un dramma “familiare” così attuale, intorno a cui ruotano numerosi personaggi ambigui, sono due burattinai per antonomasia: Amore e Morte”.