Genova. No all’aumento delle tariffe Amt, perchè si tratta di “misure tardive, improduttive e tese solo a fare cassa”: il secco rifiuto arriva direttamente dalle associazioni dei consumatori che in una nota congiunta rivendicano anche un mancato e adeguato spazio al tavolo delle trattative per la vicenda Amt.
“A distanza di un anno – scrivono Federconsumatori, Altroconsumo, Movimento Consumatori, Confconsumatori e Sportello del Consumatore – abbiamo la consapevolezza che la situazione sta precipitando e al cittadino utente, che non è ancora scomparso dal dibattito grazie alle associazioni dei consumatori (AdC), è stato riservato un ruolo, per merito dell’Amministrazione Comunale e di Amt, assolutamente marginale. Le AdC sono state convocate ad un tavolo tardivamente e solo dopo veementi proteste. Il confronto è stato quindi limitato al solo piano delle tariffe con esclusione di tutti gli altri livelli di confronto”.
“Inoltre – sottolineano le Adc -Lo schema di revisione delle tariffe era già predeterminato nella struttura, negli importi, nelle quantità e nel risultato finale. Il ruolo riservato a noi riservato era inesistente e limitato a ridicoli ritocchi. Ogni proposta appena fuori dagli schemi era immediatamente bocciata. In queste condizioni non si poteva discutere di niente ed, infatti, di niente abbiamo discusso. Già a metà del 2010 si era consapevoli del cattivo andamento del bilancio di Amt e si era a conoscenza, se non dell’entità, della durezza (il 30%) dei tagli previsti dalla Finanziaria di questo governo. E’ quindi lecito, e auspicabile, ritenere che, partendo da questi elementi l’Amministrazione Comunale, i suoi uffici e Amt abbiano avviato un lavoro utile a predisporre una griglia di ipotesi di lavoro. Ma gli utenti e le loro associazioni non sono mai stati tenuti in alcuna considerazione tanto come soggetti attivi quanto come possibili interlocutori”.
“Tutto ciò premesso, pur nella consapevolezza delle difficoltà del momento e della necessità di difesa ad oltranza del servizio pubblico – concludono le associazioni – non sottoscriveranno il piano di aumenti tariffari di Amt rivendicando invece l’apertura di un nuovo tavolo che metta in discussione prima di tutto il metodo di confronto tra cittadini e Amministrazioni e, nel particolare, l’attuale modello tariffario più consono alle esigenze di mobilità della città di cui, prima o poi vorremmo poter discutere”.