Rapallo. Dopo anni di attesa, oggi è stato inaugurato il nuovo polo ospedaliero di Rapallo che, intitolato a N.S. di Montallegro (Patrona della città), va a completare il presidio ospedaliero del Tigullio e conclude un percorso iniziato il 27 ottobre 2001 con la stipula di un accordo di programma tra Regione Liguria, Provincia di Genova, Comuni di Rapallo, Zoagli, Portofino e ASL 4 Chiavarese, con il quale si decise di costuire la nuova struttura.
Da quella data trascorreranno tre anni prima di avviare l’opera i cui lavori sono iniziati il 19 ottobre 2004, per concludersi il 20 aprile 2010. Una moltitudine di persone è accorsa a San Pietro di Novella per assistere a questo storico avvenimento, tanto che in molti sono dovuti rimanere fuori perché lo spazio all’interno era completamente esaurito. “Una giornata storica per tutta la Asl 4 perchè inauguriamo un ospedale nuovo, moderno e sicuro. Anche la Regione in una delibera di quest’anno ha valorizzato l’importanza della struttura, come struttura per l’elezione ortopedica e oculistica e come struttura riabilitativa, oltre che naturalmente per i reparti di medicina e di cure intermedie per la popolazione anziana, che in questo territorio costituisce il 28% – spiega Paolo Cavagnaro, direttore Asl 4 Chiavarese – Inoltre ci saranno tutti i servizi specialistici del distretto socio sanitario 14”.
Un’opera costata circa 44 milioni di euro, di cui la stragrande maggioranza finanziata da Regione e Stato, ma c’è anche il contributo dei comuni di Rapallo, Zoagli e Portofino e l’intervento di 9 benefattori, che hanno donato circa 4 milioni di euro.
Molto soddisfatti anche il sindaco di Rapallo Mentore Campodonico, che nei manifesti dell’inaugurazione ha scritto “Una giornata storica per Rapallo”, il presidente della Regione Claudio Burlando e l’assessore regionale alla Sanità Claudio Montaldo. Quest’ultimo ha dichiarato: “Si apre una nuova struttura che contribuisce a rinnovare il patrimonio edilizio della Sannità regionale e si integra fortemente con le altre strutture e i servizi presenti sul territorio – spiega – E’ la strada che bisogna seguire, cioè fare dei nuovi ospedali che sostituiscano quelli vecchi e non più all’altezza. Le prossime strutture mi auguro che siano quelle di Spezia e il Galliera”.