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Progetto Frutta Snack, i genitori: “Bene la frutta, ma se consumata a scuola”

Pierangela Magioncalda comitato genitori

Genova. I genitori del Progetto Frutta Snack chiedono al Comune di Genova di ripristinare la merenda all’interno degli istituti scolastici. Per questo motivo è stato realizzato un sondaggio composto da tre domande, che ha coinvolto 49 scuole di tutto il territorio comunale, raggiungendo un campione rappresentativo e statisticamente significativo degli oltre 10mila bambini iscritti nelle 133 scuole di Genova.

Il sondaggio, basato su tre semplici domande per verificare il grado di soddisfazione del Progetto Frutta Snack, si è svolto dal 26 novembre al 17 dicembre ed evidenzia che oltre il 91% dei genitori chiede il ripristino della somministrazione della merenda pomeridiana all’interno delle strutture scolastiche e a cura di personale dedicato.

“Nel mese di luglio è arrivata una circolare del Comune che informava che la merenda, prima distribuita all’interno dei locali scolastici, non sarebbe stata più fornita per motivi di prevenzione dell’obesità infantile – spiega Pierangela Magioncaldo, Comitato Genitori di Genova – sono giunte molte proteste e quindi il Comune ha deciso di dare un frutto biologico all’uscita da scuola. La motivazione ufficiale è stata quella di educare i bambini al comsumo della frutta, ma secondo noi è invece un modo per diminuire il costo del personale che aiutava a distribuire le merende nelle classi. In realtà il progetto non funziona perché è quasi impossibile far mangiare un frutto per strada a un bambino e inoltre, uscendo da scuola affamati, i nostri figli finiscono per chiedere una merenda aggiuntiva”.

Dopo le proteste per questo tipo di decisione il Comitato Genitori di Genova ha deciso di dare il via al sondaggio, da cui risulta che il 61% dei genitori ritenga utile che la merenda sia variegata e non si componga di sola frutta e oltre il 91% è d’accordo sul fatto che la merenda vada consumata all’interno della scuola, nella sala mensa tra le 15.30 e le 16.

“Spero che il Comune voglia ascoltarci, anche perché fino a questo momento ha mantenuto un atteggiamento piuttosto rigido, come se il nostro parere educativo non contasse – conclude Magioncalda – invece siamo proprio noi a poter svelare le difficoltà pratiche del progetto ed è quindi necessario un dialogo per il bene dei bambini, che sono la cosa più importante”.

A sostenere la causa del Comitato Genitori Genova è anche il Comitato Genitori Leonardo Da Vinci Assoutenti. “Siamo solidali perché riteniamo che sia fondamentale sentire le ragioni degli utenti – spiega il presidente Monica Valbonesi – i genitori, poi, hanno tutte le carte in regola per definire i criteri migliori di distribuzione della merenda ai propri figli”.

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